NEW DISORDER – Il lato oscuro della mente


NEW DISORDER – “Mind Pollution”

• (2019, Art Gates Records) •

Dopo il successo ottenuto col loro secondo album “Deception”, grazie al quale hanno calcato i più prestigiosi palchi internazionali, i romani New Disorder, danno finalmente alla luce la loro terza creatura che è la somma naturale di quanto finora è stato creato dalla band. L’album, prodotto da Antonio Aronne e masterizzato da Chang Chiu, è veramente particolare ed è chiaramente influenzato dai Linkin Park di “Hybrid Theory”, dai Disturbed e dagli Alter Bridge (ad un orecchio più attento, però, le influenze sono molteplici e abbastanza differenti da quelle che hanno caratterizzato i loro precedenti due lavori). La prima traccia, “Riot”, è molto potente, il batterista Luca Mancini ha affinato la sua tecnica, mostrando un talento puro e una precisione mostruosa. Se nel primo album risultava quasi grezzo, in questo nuovo disco il growl di Francesco Lattes è uscito fuori in tutta la sua potenza; infatti, nelle varie tracce, si può notare come la destrezza nel passare da clean vocals a growl o scream sia diventata praticamente il suo punto di forza. La voce ha finalmente trovato la sua stabilità e può solo che migliorare ancora col passare del tempo. L’axeman Ivano Adamo, invece, è sempre più devastante, in un paio di tracce ha dato vita a due degli assoli migliori della loro discografia. Il batterista Luca Mancini, invece, sta diventando sempre più una macchina da guerra, tessendo passaggi complicati e allo stesso tempo potenti e precisi, sui quali da anni sia Francesco che Ivano, anche in sede di esibizioni live, si appoggiano ad occhi chiusi, dando vita ad un’alchimia veramente stupenda. A livello di songwriting, questa volta troviamo dei testi ancora più pregni di significato: infatti attraverso le varie canzoni, si può notare come tutto ruoti intorno all’essere umano, nella sua fragilità ed alle relazioni interpersonali che caratterizzano la vita di ciascun individuo, lasciando dei segni su ognuno di noi nel bene o nel male (degna di nota è la canzone “Spreading Hate”). In ogni album i nostri hanno sempre inserito una ballad e anche in questo lavoro, troviamo quella che possiamo definire la loro “November Rain”, una perla veramente stupenda, che se non supera in bellezza uno dei brani preferiti della sottoscritta tratti dal loro repertorio ci va quasi vicino in ogni caso, “No Place For Me”. Un brano che arriva dritto allo stomaco e mostra la fragilità nella quale ognuno di noi potrebbe ritrovarcisi, quando una relazione importante arriva ad un punto di crisi per un qualsiasi errore commesso e non tutti sono in grado di esprimere bene certi concetti in modo chiaro tra le righe di un brano. Nel complesso, la band è cresciuta moltissimo ed è stata premiata dai fan (di recente in un paio di occasioni, hanno suonato in Ucraina per un mini tour. n.d.r), che hanno recepito questo genuino entusiasmo e la voglia di comunicare attraverso brani e tematiche a loro molto care. I New Disorder sono una band da tenere d’occhio e per chi ancora non li avesse visti dal vivo, consiglio caldamente di rimediare, poiché sono veramente devastanti e le loro canzoni rendono ancora meglio se ascoltate live. Nonostante il recente cambio di line-up, l’alchimia tra i componenti non è mutata, fattore molto più che positivo poiché porta un ulteriore valore aggiunto.

Ogni album della band ha avuto un tema portante e anche stavolta i romani non ci hanno deluso; al contrario, hanno sfornato un concept album veramente significativo, che, complice anche un ottimo lavoro al mastering, regala parecchie emozioni. Sicuramente “Mind Pollution” è uno dei dischi migliori usciti in questo periodo, col tempo resterá forse una delle produzioni più difficili da eguagliare a livello compositivo.

VOTO: 10/10

Tracklist:

  1. Riot
  2. News From Hell
  3. Mind Pollution
  4. W.T.F. (Spreading Hate)
  5. Going Down
  6. Room With A View
  7. Scars
  8. Get Out
  9. The Beast
  10. No Place For Me

NEW DISORDER line up:

  • Francesco Lattes – Vocals
  • Ivano Adamo – Bass
  • Lorenzo Farotti – Guitar
  • Giovanni Graziano – Guitar
  • Luca Mancini – Drums