I vichinghi sono tra noi

Grand Magus - Sword Songs - Artwork
GRAND MAGUS – “Sword Songs”
• (2016 – Nuclear Blast) •

Attivi discograficamente dal 2001 con l’omonimo debutto “Grand Magus”, tuttora considerato un album cult dagli appassionati di heavy metal, e con alle spalle esperienze artistiche importanti, i Grand Magus si sono anche fatti le ossa con lunghi e innumerevoli tour di supporto a band più grandi e già affermate come gli Electric Wizard e i Cathedral, evidenziando a tutti gli appassionati la loro bravura e forza d’urto.
Nel 2008 pubblicano “Iron Will” da molti considerato il loro apice artistico, conquistando consensi e onori in tutta Europa. Nel 2010 con “Hammer Of The North” consolidano la loro posizione e stima nei cuori dei fans. Passando per “The Hunt” 2012 e “Triumph and Power” 2014, che hanno ottenuto entrambi lusinghieri risultati nelle classifiche dei Paesi Nord-Europei, aiutati anche da un tour di supporto al binomio Motörhead – Doro, arriviamo al nuovo “Sword Songs”.
I Grand Magus hanno completato la loro evoluzione ed oggi sono una vera e propria macchina da guerra, riff su riff epici e potenti, il trio spazza via ogni dubbio su come si suona e si interpreta l’heavy metal, una marcia vittoriosa e inesorabile dall’inizio alla fine del cd, scomodando leggende quali Judas Priest e Manowar.
Si parte senza indugi con l’opener “Freja’s Choice” e veniamo investiti da una colata di metallo fuso; il tempo di riprendere fiato e “Varangian” incalza subito con un tocco epico in più, un delicato arpeggio introduce “Forged in Iron-Crowned in Steel”, per chi scrive apice del cd, ma è solo un momento perché gli Dei del metallo ci piombano addosso e compiono un massacro sonoro. La voce di JB non è la più tecnica in circolazione, ma rende bene nel contesto musicale.
Si prosegue senza soste con “Born For Battle (Black Dog of Brocéliande)” cadenzato mid-tempo epico e pesante, ma la velocità dei brani “Master Of The Land” e “Last One To Fall” si alza senza esagerare.
I GM prediligono altri canoni del metal, ma quando vogliono sono in grado di farlo senza rinunciare al loro caratteristico trademark, la cavalcata “Frost And Fire” ci accompagna al delicato intermezzo strumentale “Hugr” che fa da preludio a “Every Day There’s A Battle To Fight” pezzo lento e possente che chiude il disco alla Manowar.
I Grand Magus firmano un gran bel disco, “Iron Will” sarà forse la loro perla musicale, ma con “Sword Songs” i ragazzi volano in alto, molto in alto. L’edizione limitata presenta due pezzi in più tra cui una buona versione di “Stormbringer”.

Tracklist:

  1. Freja’s Choice
  2. Varangian
  3. Forged in Iron – Crowned in Steel
  4. Born For Battle (Black Dog of Brocéliande)
  5. Master Of The Land
  6. Last One To Fall
  7. Frost And Fire
  8. Hugr (instrumental)
  9. Every Day There’s A Battle To Fight

GRAND MAGUS lineup:

  • Janne “JB“ Christoffersson – Vocals, Guitars
  • Mats “Fox“ Skinner – Bass
  • Ludwig – Drums

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