NECRODEATH + ASMOD
live @ Midnight Club, Grassobbio (Bg)
– sabato 29 ottobre 2022 –
report in collaborazione con Poisoned Rock –
L’oscurità si appresta ad avere il sopravvento nella luce, l’oscurità perdurerà più della luce, nei giorni a venire. Siamo alle porte di Samhain, l’inizio di un nuovo ciclo che accoglie il freddo e gelido inverno, salutando il calore autunnale del rosso della natura. Samhain, conosciuta anche come Samonios dai celti insubri del nord Italia, da festività dalla connotazioni antiche e magiche, divenne una celebrazione per il mondo, spesso associatà alla paura, al terrore, conosciuta con il nome di Halloween.
E in una delle notti che precedono il Samhain, si sente riecheggiare un richiamo al freddo, al cambiamento, alla preparazione dell’accoglienza per la l’oscurità.
Si odono riff cupi e tetri, provenienti dal Midnight Club, che ha saputo incanalare l’oscurità in una serata colma di live e novità.
La serata vede la principale esibizione dei Necrodeath, band e pilastro della musica estrema italiana, conosciuti e amati anche in terre lontane. La loro carriera, epica e storica, é stata egregiamente narrata da Massimo Villa, nella loro biografia, uscita un anno fa, la loro più che trentennale carriera continua a crescere e stupire, mostrando come l’innovazione del loro ultimo concept album, “Singin’ in the Pain” , possegga quelle sonorità che tanto abbiamo amato dei Necrodeath, quelle sonorità old school e “underground”, come hanno citato nell’intervista che a breve verrà pubblicata, registrata quella stessa sera.
Il Midnight Club, ha saputo dare il giusto tocco, a quella serata “magica”, e qui voglio ringraziare la venue ed Elena Merlin Management, Ed è proprio Elena che con la sua professionalità presenta la proiezione, in anteprima del video che precede il singolo ‘Omny-Ones’ dei Necrodeath, in uscita giorno 11 novembre, video girato in collaborazione con club motociclistici e il Midnight Club stesso.
Adesso entriamo nel vivo della serata. Da tanti anni lavoro nel mondo della musica, ho intervistato e conosciuto grandi nomi del metal e del True norvegian black Metal, come Attila Csihar, ed era da tanto tempo che non sentivo del puro black metal; mentre scattavo le foto, un brivido percosse la mia schiena, un riff cadenzato, tetro e cupo: erano gli Asmod, band bergamasca, che hanno portato live brani della loro demo ‘Odio’. Un velo di oscurità nella loro performance, le loro metriche vocali e ritmi cadenzati alternati a ritmi grezzi e sporchi, portano il velo a mostrare come quel freddo black metal, non sia sparito, ma come ancora oggi, ci siano band capaci di padroneggiare un genere che cambiato il volto alla musica estrema.
La serata inizia a scaldarsi, tra mosh pit ed entusiasmo del pubblico, il richiamo al male, al mater tenebrarum viene accolto, i Necrodeath sono sullo stage, l’oscurità è padrona, potrei perdermi in mille parole a descrivere le loro abilità teniche e compositive che neanche una volta dal vivo stancano e peccano, dalla perfomance unica e carismatica di Flegias, dall’energia di GL, dalla maestria di suonare la chitarra come pochi di Pier, alla ritmiticà rinoscibile tra mille di Peso. I Necrodeath, si rinoscono per il loro timbro unico. Ed è questo che ha fatto la loro storia, il loro timbro musicale. La loro scaletta, che devo ammettere di aver letto di nascosto durante l’intervista (scusami Peso) mi ha lasciato felicemente sopresa nel come abbiamo messo brani storici o come detta dallo stesso Flegias ‘cavalli di battaglia’ e brani del nuovo album. Partendo infatti dal primo singolo del nuovo album ‘Transformer Treatment’, per poi passare a pezzi classici come “Forever Slaves”, Necrosadist e Inferno, a pezzi storici come “Fragment of Insanity”, “Last Tones of Hate” che chiude l’esibizione. In questo interludio esecutivo di brani feroci e violentemente magnifici, non possono mancare le maestrie di Pier alla chitarra che incanta tutti i spettatori, al duo di voci di Flegias e GL che mi hanno lasciato sopresa, da quanta padronanza GL abbia come frontman, ecco dei Necrodeath una cosa che nessuno può metttere in dubbio è la loro energia e unione come band e famiglia, un sincrono spettacolare di riff, metriche cupe e graffianti e ritmiticità imprevedibile. La mia sopresa, il mio regalo é stato risentire live, dopo tanti anni, master of morphine, ed inseme al pubblico, ho chiuso gli occhi e mi sono lasciata trasportare dalla melodia immortale di “Master of morphine”. Conobbi i Necrodeath nel 2008 e dopo tutti questi anni, mi hanno sempre sopresa e fatta sentire a casa, un membro della loro famiglia.
Una serata, che non dimenticherò, dalla cordialtà della gente, alla meravigliosa accoglienza del Midnight Club e sopratutto dalla gentilezza della mia cara Elena Merlin. Se c’è una cosa che ho imparato dai Necrodeath è essere liberi, essere liberi dalle catene della società, “Break the chains of your bondage”, perché musica è libertà ed espressione, e quella sera al Midnight Club, tutto ciò era presente.
ASMOD
foto: Dario De Marco
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NECRODEATH
foto: Dario De Marco