ST. PATRICK’S DAY 2016:
FOLKSTONE + BODH’AKTAN + GENS D’YS
live @ Alcatraz (Mi)
– giovedì 17 marzo 2016 –
LIVE REPORT •
Per una sera Milano si tinge di verde: in occasione della festa di San Patrizio l’Alcatraz viene invaso da cornamuse, fiumi di birra, folletti e quadrifogli, il tutto accompagnato dalla buona musica Folk Rock dei nostrani “Folkstone”, forse (anzi senza forse), i rappresentanti più famosi e conosciuti del genere che abbiamo in Italia. A precederli ci saranno i canadesi Bodh’aktan e l’Accademia di Danze Irlandesi Gens D’Ys che, è proprio il caso di dirlo, apriranno degnamente le danze. Stasera ci sentiamo tutti un po’ irlandesi.
Gens D’Ys
L’atmosfera è proprio quella giusta stasera, tra birra, cibo, gente in kilt e/o con i cappelli classici per questa occasione e anche un piccolo mercatino di oggetti tipici irlandesi, si prospetta proprio una bella festa. Prima di addentrarci nei due concerti, ci pensano le ragazze dell’Accademia di Danze Irlandesi Gens D’Ys a farci ammirare con grande bravura e talento la bellezza delle danze di questa terra meravigliosa che si chiama Irlanda.
Tutti i presenti partecipano attivamente, visibilmente incuriositi da ciò. E non è tutto: nella parte finale dell’esibizione, tutto il locale viene coinvolto nel ballo, e il sottoscritto non si tira indietro. Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo, e la gente si diverte un sacco, nessuno escluso. Finita l’esibizione, con meritati applausi, le ragazze si congedano, per lasciar spazio alla musica dal vivo.
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foto Ivan Licheri
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Bodh’Aktan
Direttamente dal Canada arrivano a calcare il palco dell’Alcatraz i Bodh’aktan col loro misto di punk, folk, pop e rock che li caratterizzano. Entrano in scena accolti da un incessante applauso, e senza perdere altro tempo partono con l’esecuzione di “La Bouteille Est Agrèdable”, che inizia a far ballare e pogare i presenti. Essendo originari del Quebec i testi delle loro canzoni sono per la maggior parte in lingua francese, e questo gli dà quel pizzico di bellezza in più. Si può subito notare l’energia prodotta dal cantante Alexandre Richard, che sembra una scheggia impazzita sul palco. L’esibizione prosegue, ed è un susseguirsi di brani dal ritmo veramente incalzante che non fanno smettere di ballare come “Le Medley Du Mal De Pieds”, “Grazie Mille” e “Les 3 Capitaines”. Non c’è veramente un momento di pausa, è una grande festa questa band, praticamente sconosciuta da noi, ne è in questo momento la regina e tutti si scatenano, grazie anche all’accompagnamento di violino, flauto e fisarmonica.
Il concerto dei canadesi si conclude con “Killing In The Name”, classico dei Rage Against The Machine, interpretata però alla loro maniera, e cantata e ballata proprio da tutti. Non poteva esserci finale più perfetto di così, e tra applausi e ringraziamenti i Bodh’aktan lasciano il palco dell’Alcatraz per dar spazio agli headliner della serata: i bergamaschi Folkstone.
Setlist:
- La Bouteille Est Agrèdable
- Dansez, Dance Hey!
- La Bonne Journèe
- Une Autre Nuit
- Grazie Mille
- Le Medley Du Mal De Pieds
- Jump Around
- Les 3 Capitaines
- Killing In The Name (Rage Against The Machine cover)
BODH’AKTAN lineup:
- Alexandre “Alex” Richard – Lead Vocals, Guitar, Bouzouki, Flute, Bodhran
- Alain Barriault – Electric Guitar, Dobro, Banjo, Vocals
- Robert “Rob” Langlois – Bass, Vocals
- Éric Tanguay – Accordion, Vocals
- Éric Gousy – Drums, Vocals
- Luc Bourgeois – Bagpipes, Whistles, Electric Guitar, Vocals
- Marc Angers – Violin, Vocals
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foto Ivan Licheri
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Folkstone
I fan sono in trepidazione per l’arrivo del gruppo simbolo del folk rock italiano; con 12 anni di attività, 5 album in studio (+ un Demo) e 1 live, i Folkstone si sono fatti conoscere molto bene nel panorama folk, e stasera in occasione di San Patrizio sono pronti per mettere a ferro e fuoco il locale. Le luci si spengono e un boato sale da sottopalco. I 9 musicisti ad uno ad uno salgono sul palco, imbracciando i propri strumenti e dando il via con “Nella Mia Fossa” ad un concerto che di certo non dimenticheremo. Le cornamuse di Roby, Teo, Andreas e Maurizio accompagnano egregiamente la potente batteria di Edo, la chitarra incessante di Luca, e il basso di Federico, mentre l’arpa di Silvia crea un sottofondo quasi magico. Infine la ciliegina sulla torta è l’energica voce del leader Lorenzo, che si estende per tutto l’Alcatraz, colpendo uno ad uno i presenti.
Già nelle prime battute di questo show si percepisce bene quanto amore e sacrificio i ragazzi hanno dedicato a questo fantastico progetto. Il classico “Nebbie” arriva inaspettatamente, come un fulmine a ciel sereno, seguita a ruota da “Grigie Maree” e da “In Caduta Libera” che, come il primo brano, è tratto dall’ultimo lavoro “Oltre…L’Abisso” pubblicato nel 2014.
L’intrattenimento di Lorenzo tra un brano e l’altro è ottimo, e non annoia mai. C’è pure spazio per un tributo ai mitici Clash con “I Fought The Law”, suonata alla perfezione. Dopo questa serie di brani è il momento che Lorenzo si prenda una pausa, e lascia spazio a tutti gli strumenti tradizionali del folk con “Anomalus”, e come si può ben intuire scatena le doti ballerine del pubblico, che fino a quel momento non si è fermato un secondo, ne con il canto né con il pogo, e con “Anime Dannate” arriva al suo apice.
Siamo quasi giunti al termine, e durante “Prua Contro Il Nulla”, parte degli spettatori si siede e imita il movimento dei vecchi rematori, scena divertente quanto azzeccata. I Folkstone lasciano momentaneamente il palco rima del consueto bis, che viene immediatamente chiamato da tutti.
E quindi bis sia, e quale canzone migliore per concludere questa serata se non “Passo Pesante”, che risucchia quel poco di energia rimasta ad ognuno e fa uscire definitivamente il gruppo bergamasco tra meritati applausi. Finale perfetto di una serata perfetta; e adesso tutti a bersi una fresca Guinness!
Setlist:
- Nella Mia Fossa
- Fuori Sincronia
- Nebbie
- Grigie Maree
- In Caduta Libera
- Lo Stendardo
- Mercanti Anonimi
- L’Ultima Notte
- Frammenti
- Respiro Avido
- I Fought The Law
- Un’Altra Volta Ancora
- Anomalus
- Anime Dannate
- Non Sarò Mai
- Luna
- Confine
- Frerì
- Rocce Nere
- Nell’Alto Cadrò
- Le Voci Della Sera
- Prua Contro Il Nulla
- Passo Pesante
FOLKSTONE lineup:
- Lore – Vocals, Bagpipe, Rauschpfeife
- Federico – Bass
- Roby – Bagpipe, Vocals, Bombard, Rauschpfeife
- Teo – Bagpipe, Bombard, Hurdy Gurdy, Rauschpfeife
- Edo – Drums
- Andreas – Bagpipe, Rauschpfeife, Percussions, Vocals
- Maurizio – Bagpipe, Flute, Citern, Rauschpfeife
- Luca – Guitars
- Silvia – Harp, Tambourine, Percussions