APOCALYPTICA + TRACER
live @ Alcatraz, Milano
– giovedì 29 ottobre 2015 –
LIVE REPORT •
Milano accoglie nel suo abbraccio una serata di grande musica, regalando a tutti i fan in fila un pomeriggio con cielo sereno e clima mite. L’Alcatraz ospita gli Apocalyptica, impegnati in un lungo world tour che dalle nevi della Finlandia li condurrà fino al sud America.
Quando entro nel locale, il pubblico è già assiepato contro il palco, in lotta per un buon punto d’osservazione. L’atmosfera è calda e vivace, e l’inizio dello show non si fa attendere.
Tracer
Se è vero che gli Apocalyptica sono stati il piatto forte della serata, è altrettanto vero che la band d’apertura ha rappresentato un antipasto degno di rispetto. I Tracer, australiani di Adelaide, sbarcano sul palco dell’Alcatraz per promuovere il loro secondo album, dal titolo “Water For Thirsty Dogs”, pubblicato a due anni di distanza dal loro primo lavoro, “El Pistolero”.
Si apre con “Too Much”; il pubblico, che da subito sembrava poco coinvolto, inizia ad apprezzare l’esibizione del trio; dalla folla si leva qualche applauso in direzione di Michael Brown e della sua voce graffiante.
Una volta scaldati, i Tracer non si fermano più. “We’re Only Animals” è il secondo pezzo in scaletta, una canzone selvaggia e ritmata, che esalta le qualità vocali di Brown. Il pezzo forte arriva in terza battuta; personalmente, ammetto di essermi emozionato ai primi accordi di “Water For Thirsty Dogs”, la canzone che dà il nome all’album. A questo punto, il pubblico è coinvolto nello show: batte le mani a ritmo, e sento qualcuno canticchiare il ritornello del pezzo. I Tracer sono bravi: nonostante siano soltanto tre, tengono il palco con la sicurezza di una band navigata; è soprattutto il bassista, Jett Heysen Hicks (la cui intervista potete leggere qui), a dare spettacolo, chinandosi ad interagire con il pubblico.
Qualche signora non riesce a trattenere un’esclamazione di sorpresa quando Brown decide che è arrivato il momento di gettare via la maglietta, in corrispondenza del quarto pezzo, “There’s A Man”.
Seguono due delle loro canzoni migliori, “Astronaut/Juggernaut” e “Devil Ride”. La conclusione è “Us Against The World”, cantata insieme al pubblico. Durante lo show i Tracer parlano poco, ma si fanno sentire molto. Suonano bene e riescono a piacere all’auditorio dell’Alcatraz senza dover per forza lodare Milano come città migliore in cui siano mai stati.
I tre ragazzi di Adelaide sono musicalmente molto preparati, e sono certo che il loro sound rock/grunge farà strada. Non perdeteli di vista!
Setlist: “Too Much” – “We’re Only Animals” – “Water For Thirsty Dogs” – “There’s A Man” – “Astronaut/Juggernaut” – “Devil Ride” – “Us Against The World”
TRACER lineup:
Michael Brown – Guitar, Main Vocals
Jett Heysen Hicks – Bass, Chorus
Andre Wise – Drums
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Apocalyptica
Il momento della verità non si fa attendere; l’organizzazione dell’Alcatraz è ottima e lo spazio fra i due show ridotto al minimo. Quando le luci si spengono il pubblico esplode in un boato, accogliendo l’entrata degli Apocalyptica. Il primo a fare in suo ingresso sul palco è Perttu Kivilaakso, con l’inconfondibile tuba calata sulla testa, seguito da Eicca Toppinen e da Paavo Lötiönen. Alla batteria s’accomoda Mikko Sirén, e il concerto può cominciare.
“Reign Of Fear” è il pezzo che apre la scaletta. La tecnica dei tre violoncellisti è impressionante, e la naturalezza con cui accarezzano le corde incanta i numerosissimi fotografi assiepati sotto al palco. “Grace”, una delle loro canzoni più apprezzate, viene subito dopo, per avviare una setlist lunga e piena di sorprese.
L’attacco di “I’m Not Jesus” è accompagnato dall’entrata in scena di Franky Perez, che esegue tre pezzi vocali, uno dopo l’altro. La sua versione di “Not Strong Enough” è molto bella, anche se, in tutta sincerità, non paragonabile all’originale cantata dall’americano Brent Smith, frontman degli Shinedown.
Quando Franky lascia momentaneamente la scena, gli Apocalyptica mostrano all’arena milanese ciò per cui sono diventati famosi: le prime, inconfondibili note di “Master Of Puppets” valgono da sole il prezzo del biglietto.
La band finlandese suona a ritmo serrato, concedendosi poche pause. Paavo, da vero showman, intrattiene il pubblico e mantiene alta l’attenzione, dando l’attacco ad un altro pezzo cult: “Inquisition Symphony”.
Il concerto scivola via in fretta, con pochissimi tempi morti. A livello artistico, la maggior qualità viene raggiunta con “Shadowmaker”, anche se il pubblico gradisce di più cover storiche come “Seek And Destroy”, “One” e “I Don’t Care” (anche in questo caso, come per “Not Strong Enough”, la voce di Perez non può rivaleggiare con quella di Adam Gontier).
Il crescendo finale si conclude con “Dead Man’s Eyes”, seguito dall’applauso della folla. Gli Apocalyptica si confermano musicisti di altissimo livello, anche se (non me ne vogliano i fan più sfegatati) ho trovato la lunga successione di brani strumentali in scaletta piuttosto pesante da ascoltare live; avrei preferito una maggior distribuzione delle parti vocali, che invece sono state raggruppate. Resta comunque un dato di fatto che i tre violoncelli finlandesi facciano parte dell’élite del metal europeo: anche i non amanti del genere non possono fare a meno di ammettere la loro impressionante costanza qualitativa e la continua originalità dopo ben diciassette anni di carriera.
Setlist: “Reign Of Fear” – “Grace” – “I’m Not Jesus” – “House Of Chains” – “Not Strong Enough” – “Master Of Puppets” – Inquisition Symphony” – “Bittersweet” – “Harmageddon” – “Hope” – “Riot Lights” – “Shadowmaker” – “Hole In My Soul” – “Refuse, Resist” – “Ludwig Wonderland” – “Seek ‘N Destroy” – “Mountain King” – “One” – “I Don’t Care” – “Dead Man’s Eyes”
APOCALYPTICA lineup:
Perttu Kivilaakso – Lead Cello, Chorus
Eicca Toppinen – Lead Cello, Chorus, Percussions
Paavo Lötiönen – Rhythm Cello, Chorus
Mikko Sirén – Drums, Double Bass, Chorus
Franky Perez – Main Vocals
report Ravera Luca
foto Federica Borroni
http://federicaborroni5.wix.com/febo
https://www.facebook.com/FeBoFoto/?fref=ts
- APOCALYPTICA – Milano 29/10/2015
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- TRACER – Milano 29/10/2015
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