Behemoth – oscure presenze al Live Club

BEHEMOTH + ABBATH + ENTOMBED A.D. + INQUISITION
live @ Live Club, Trezzo sull’Adda (Mi)
– giovedì 11 febbraio 2016 –

LIVE REPORT •

Quattro gruppi più o meno diversi tra loro, quattro pesi massimi del Metal estremo, per una notte al all’insegna della violenza musicale: Behemoth, Abbath, Entombed A.D. ed Inquisition. Una serata molto attesa: è il primo spettacolo in Italia di Abbath Doom Occulta da solista e moltissimi sono i curiosi di assistere alla sua esibizione dal vivo; inoltre, i Behemoth si presentano con uno show spettacolare al livello scenografico, durante il quale verrà eseguito per intero l’ultimo album “The Satanist”.
E’ anche tempo di ritorno sul suolo italico per Inquisition ed Entombed A.D., due gruppi certamente attesissimi dai molti fan accorsi al Live Club di Trezzo sull’Adda (Mi).
Basta con l’introduzione ed andiamo subito a parlare delle performance delle 4 band all’opera.

Inquisition
Verso le 18:45 iniziano gli Inquisition, uno dei gruppi preferiti da parte di chi scrive ed il motivo principale che mi ha spinto a recarsi al Live Club.
La scaletta del duo Statunitense è breve (sette brani) proprio per il fatto che essi debbano suonare per primi, ma l’intensità ed il carisma sono (come mi aspettavo) invariati rispetto all’ultima volta a Brescia (tour con Archgoat, Ondskapt e Blackdeath, n.d.r.).
Il suono è molto duro e violento, sicuramente anche a causa, o meglio, grazie all’assenza del basso all’interno di questo singolare, straordinario gruppo Black Metal; nonostante questo gli ipnotici riff di Dagon (molte volte è possibile avvertire una non eccessiva, ma udibile influenza Thrash Metal a livello compositivo) si amalgamano alla perfezione alle ora rabbiose, ora più rilassate partiture di batteria di Incubus.
Il grande palco del Live Club non appare più vuoto del solito (nonostante siano presenti due soli membri negli Inquisition), poiché la presenza di Dagon (nonché di Incubus dietro le pelli) cattura l’intera attenzione del già numeroso pubblico (anche se il locale non è di certo pieno, dato l’orario); il vortice incantatore creato dalle sonorità del duo cattura il pubblico, massa di seguaci del rituale Black Metal eseguito del duo Statunitense, rapito dall’energia sprigionata dai musicisti.
Nonostante i pochi minuti a disposizione, gli Inquisition sono autori di una prestazione davvero sopra le righe, dimostrando, al solito, un’ottima abilità nel suonare dal vivo. La perfezione.

Setist:

  1. Force Of The Floating Tomb
  2. Ancient Monumental War Hymn
  3. Dark Mutilation Rites
  4. Master Of The Cosmological Black Cauldron
  5. Embraced By The Unholy Powers Of Death And Destruction
  6. Command Of The Dark Crown
  7. Infinite Interstellar Genocide

INQUISITION lineup:

  • Dagon – Vocals, Guitars
  • Incubus – Drums

foto: Federica Borroni
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Entombed A.D.
Non sono di certo i vecchi Entombed, però questi corrispettivi “A.D.” sanno il fatto loro. L’abilità di Lars Göran Petrov, veterano del Death Metal, si fa sentire, trascinando l’intera band: solidi, diretti e veloci, il quintetto svedese riesce a catturare il pubblico con il proprio granitico Death Metal, proponendo solamente tre pezzi tratti da “Back To The Front” e da “Dead Dawn” (“Midas In Reverse” dall’ultimo e “Second To None” e “Pandemic Rage” dal primo).
Per il resto, la scaletta degli Entombed A.D. è interamente tratta dal passato, quanto l’aggiunta “A.D.” non era ancora presente né tanto meno immaginata. I brani sono tratti da “Morning Star”, “Clandestine Blaze”, “Wolverine Blues” (solo la title track) e, naturalmente, dallo storico primo album “Left Hand Path”, la cui title track, suonata come ultimo brano, esalta il pubblico sempre più numeroso.
Un’ottima prestazione quella degli scandinavi, che dimostrano di saper utilizzare la propria esperienza al meglio, coinvolgendo e, soprattutto, travolgendo gli spettatori per circa un’ora.

Setlist:

  1. Midas In Reverse
  2. Stranger Aeons (Entombed cover)
  3. Second To None
  4. Living Dead (Entombed cover)
  5. Pandemic Rage
  6. Chief Rebel Angel (Entombed cover)
  7. Chaos Breed (Entombed cover)
  8. I For An Eye (Entombed cover)
  9. Revel In Flesh (Entombed cover)
  10. Wolverine Blues (Entombed cover)
  11. Left Hand Path (Entombed cover)

ENTOMBED A.D. lineup:

  • G. Petrov – Vocals
  • Olle Dahlstedt – Drums
  • Victor Brandt – Bass
  • Nico Elgstrand – Guitars

foto: Federica Borroni – click qui per la photogallery completa
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Abbath
Alta era la curiosità di sentire per la prima volta dal vivo lo storico frontman degli Immortal, Abbath Doom Occulta, icona del Black Metal, noto per il suo comportamento spesso irriverente e fuori dalla norma per i “canoni” del genere.
Per me che scrivo questo report, Abbath è uno dei miei eroi: certi dischi degli Immortal infatti rimarranno per sempre nella mia testa e sono, oltre ogni ragionevole dubbio, dei capolavori dell’intero Black Metal nonché del Metal in generale.
Ecco perché, almeno io, sono rimasto parzialmente deluso dallo spettacolo dal vivo di questo fantastico musicista.
Sapevo che aspettarsi tanti pezzi degli Immortal sarebbe stato a dir poco pretenzioso, tuttavia la speranza è l’ultima a morire, pertanto sentire solo quattro pezzi del gruppo storico di Abbath è stato per me un premio di consolazione molto magro.
Devo tuttavia riconoscere la straordinaria abilità di questo incredibile chitarrista nel donare al pubblico un’esibizione live veramente coinvolgente; l’abilità alla chitarra da parte di Abbath è notevole ed il suo carisma è difficilmente eguagliabile: nonostante non ami particolarmente il suo disco solista, devo riconoscere il merito da parte del musicista Norvegese di averlo suonato dal vivo con carattere e violenza devastante. Una nota di merito va anche ai musicisti che lo hanno accompagnato durante l’intero tour.
Nonostante tutti i “ma” possibili ed immaginabili, va oggettivamente riconosciuta l’ottima prestazione dimostrata.

Setlist:

  1. To War
  2. Winter Bane
  3. Nebular Ravens Winter (Immortal cover)
  4. Warriors (Immortal cover)
  5. Ashes of the Damned
  6. Fenrir Hunts
  7. Tyrants (Immortal cover)
  8. One By One (Immortal cover)
  9. Count The Dead
  10. Root Of The Mountain
  11. Endless
  12. All Shall Fall (Immortal cover)

ABBATH lineup:

  • Abbath – Vocals & Guitar
  • King – Bass
  • Creature – Drums

foto: Federica Borroni – click qui per la photogallery completa
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Behemoth
I Behemoth sono senza dubbio il gruppo più atteso dell’evento. Il loro spettacolo è particolare, poiché prevede l’esecuzione per intero del loro ultimo album “The Satanist” dal vivo, con una scenografia spettacolare, eccezionale dal punto di vista visivo, in grado di coniugare alla perfezione occultismo, blasfemia ed elementi macabri ed oscuri.
La performance è perfetta dal punto di vista tecnico, impeccabile ed incontestabile, ma anche molto “leccata”: quest’ultimo aggettivo non è dovuto tanto alla scenografia (è normale la teatralità per un gruppo Black/Death Metal), quanto al fatto che sembra quasi che il gruppo suoni “al risparmio”.
Sicuramente tanta violenza e tanta abilità tecnica, anche se è parsa in difetto di quantità quella spontaneità e quella violenza genuina che permettono a questi gruppi di compiere il salto di qualità tra “ottima prestazione” e “live epocale” (molto più devastanti, secondo chi scrive, i Belphegor l’ultimo settembre, ad esempio).
Tuttavia queste sono solamente impressioni personali; i suoni curatissimi hanno permesso ad ogni componente di risaltare: le chitarre dalla potenza annichilente in prima linea con la voce di Nergal, il basso gregario a dare manforte nelle retrovie e la batteria a dettare il ritmo della distruzione.
Molto bene tecnicamente, un po’ troppo distanti a livello emozionale, secondo me. Tanti complimenti in ogni caso.

Setlist:

  1. Intro / Blow Your Trumpets Gabriel
  2. Furor Divinus
  3. Messe Noire
  4. Ora Pro Nobis Lucifer
  5. Amen
  6. The Satanist
  7. Ben Sahar
  8. In the Absence Ov Light
  9. Father O Satan O Sun!
  10. Pure Evil and Hate
  11. Antichristian Phenomenon
  12. Conquer All
  13. Chant for Eschaton 2000

BEHEMOTH lineup:

  • Nergal – Rhythm,Lead and Acoustic Guitars,Throat
  • Inferno – Drums
  • Orion – Bass
  • Seth – Rhythm And Lead Guitars

foto: Federica Borroni – click qui per la photogallery completa

La serata era molto attesa, per tanti motivi: lo show speciale dei Behemoth, il live solista di Abbath, il ritorno di Entombed A.D. ed Inquisition…
Un evento sicuramente molto più “mainstream” di molti altri, ma ugualmente importante, dato che la calata sul suolo italico di quattro mostri sacri del Metal estremo contemporaneamente non è certo un avvenimento all’ordine del giorno.
Ha fatto piacere rivedere vecchi amici e conoscerne di nuovi, ha fatto piacere vedere un Live Club sicuramente colmo di persone (sebbene non ai livelli di altri eventi), ha fatto piacere essere presente ad una notte di musica estrema sicuramente di prim’ordine. Sarebbe fantastico vedere un quantitativo di persone molto simile anche a concerti meno blasonati.
In ogni caso va bene così, è stata una notte di grande livello, con poche delusioni e tante soddisfazioni. Alla prossima!

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