GRAVE DIGGER + ADAMAS + STORMHOLD
live @ Midian, Cremona
– venerdì 29 gennaio 2016 –
LIVE REPORT •
La nostra redazione non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di una presenza così importante in suolo italico come i Grave Digger per i 35 anni di attività e così, dopo la data di Roma, eccoci anche al Midian di Cremona per seguirli nel giro che stanno effettuando nel nostro Paese: un reportage che più con le parole, racconteremo con le immagini di Federica Borroni.
Stormhold
Come da programma sono gli svedesi Stormhold a dare il via alla serata. E’ il momento di dimostrare il loro valore anche in questa parte della penisola. La band parte col piglio giusto dando vita ad uno show impeccabile, ormai hanno rotto il ghiaccio col pubblico italiano e sono decisamente più sicuri e carichi.
La scaletta è la stessa proposta a Roma, brani diretti, potenti, suoni perfetti e grandi cavalcate di basso di Jan Ekberg. Senz’altro promossi a pieni voti.
Setlist:
- Destiny’s Calling
- The Final Decision
- Legions Of The Brave
- Fear Your Death
- Stormhold
STORMHOLD lineup:
- Filip Petersson – Lead Vocals
- Jakob Morhed – Guitar
- Jonas Nilsson – Guitar
- Jan Ekberg – Bass
- Robin Hermansson – Drums
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Adamas
Come si suol dire, non sempre le ciambelle riescono col buco, infatti dopo un perfetto bilanciamento sonoro che ha accompagnato tutta la performance dei giovani scandinavi, ecco che con l’arrivo degli Adamas cominciano ad affiorare alcuni problemi tecnici sull’impianto audio. Precisiamo subito che la band umbra non ne ha colpa, loro hanno dato il meglio, sparando tutte le migliori cartucce in loro possesso, ma purtroppo vengono penalizzati da qualche fastidioso ritorno che più volte ha reso impossibile sentire la voce di Luigi Castellani, facendo diventare la loro un’esibizione quasi strumentale. Peccato, perché avremmo apprezzato meglio tutte le loro doti. In ogni caso a loro va un plauso visto che non si sono arresi ed hanno continuato a spingere sull’acceleratore, ma vorremmo elogiare anche il pubblico che li ha sostenuti dall’inizio alla fine e ha cantato incessantemente i loro pezzi, compensando così i vuoti canori che di tanto in tanto si manifestavano.
Setlist:
- Bitch Night
- Adamas
- Heavy Thoughts
- Pit My Skin
- Chains Of Time
- Morphine
- The Reaper
- Ace Of Spades (Motörhead cover)
- t.n.a.
ADAMAS lineup:
- Faithful Father (Luigi Castellani) – Vocals, Guitars
- Mastro (Federico Fondacci) – Guitars
- Gufo – (Alessandro Manini) – Bass
- Magnosuuvicchieri (Eugenio Castellani) – Drums
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Grave Digger
E si arriva al clou della serata: è il turno dei Grave Digger. Non c’è che dire: l’esperienza la fa da padrona sulla scena e i tedeschi ci offrono una panoramica della loro lunga carriera che lascia a bocca aperta.
Energia, grinta, forza: questo trasmettono i Grave Digger, una band senza tempo che molte delle giovani leve dovrebbero prendere ad esempio.
La carica che ci trasmette Boltendhal è adrenalina pura, così come il loro sound che travolge tutto e innesca un irrefrenabile pogo in sala, così straripante che le transenne poste davanti al palco seguono l’onda e vengono abbattute inesorabilmente.
Brani come “Headbanging Man”, “Witch Hunter” o “Excalibur” gasano all’inverosimile il pubblico in una escalation sonora che non dà tregua e non lascia spazio a nessun compromesso: il mietitore sa dove e come colpire e non sbaglia un colpo.
“Heavy Metal Breakdown” chiude un concerto strepitoso che ha lasciato soddisfatti tutti i presenti.
Setlist:
- Headbanging Man
- The Round Table (Forever)
- Witch Hunter
- Stand Up And Rock
- Ballad Of A Hangman
- Season Of The Witch
- We Wanna Rock You
- The Dark Of The Sun
- Excalibur
- Fire In Your Eyes
- Tattooed Rider
- Knights Of The Cross
- Rebellion (The Clans Are Marching)
- The Reaper
- Highland Farewell
- Heavy Metal Breakdown
GRAVE DIGGER lineup:
- Chris Boltendahl – Vocals
- Stefan Arnold – Drums
- Axel “Ironfinger” Ritt – Guitars
- Jens Becker – Bass
- Marcus Kniep – Keyboards
report e foto: Federica Borroni
http://federicaborroni5.wix.com/febo
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