INFECTED RAIN: Tra metamorfosi e nuovi orizzonti

INFECTED RAIN: INTERVISTA ESCLUSIVA A LENA SCISSORHANDS •

In occasione del Wacken Open Air di quest’anno ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con la vocalist degli Infected Rain, Lena. Ecco a voi l’intervista!

Ciao Lena! Questa è la vostra prima volta al Wacken giusto?
LENA- 
Esatto! Anche se ci avevano già chiamato per l’edizione 2020 ma come sappiamo tutti il mondo stava cambiando in quel momento e ovviamente il festival è saltato. Sono felice di essere ancora qui e che ad un paio di anni di distanza ancora ci vogliano nel bill!

Immagino sia un grande onore per voi suonare qui…
LENA
Ovviamente ci sono alcuni festival che sono molto importanti per la carriera di un musicista metal e Wacken è certamente uno di questi…

Ricordo che il vostro tour di supporto al disco precedente “Endorphin”, è stato tagliato per via della pandemia. Se non erro siete riusciti a fare solo il tour con Eluveitie e Lacuna Coil…quindi immagino che questo tour sia un tour promozionale per entrambi gli album “Endorphin” e “Ecdysis” (il nuovo disco uscito ad inizio anno nda)?
LENA – 
In un certo senso…non ci piace troppo vedere la cosa in quella maniera, ci piace suonare la nostra musica nella sua totalità e difatti abbiamo in scaletta brani da tanti altri album, ma sicuramente le nuove canzoni, il nuovo disco, è qualcosa che rappresenta la band un pochino meglio, perché è come se fosse la versione più “fresca” degli Infected Rain. Il tempo passa, ci siamo tutti evoluti come musicisti, come persone, ed è importante essere “updated” anche nel sound. Non puoi suonare per sempre le canzoni dal primo album di oltre dieci anni fa… direi che in un certo senso è vero che siccome il precedente album non è stato promosso abbastanza questo tour potrebbe essere visto come un tour promozionale di entrambi i dischi…

E ricongiungendomi a quello che hai detto, ho ovviamente ascoltato il nuovo disco “Ecdysis” quando è uscito ad inizio anno, e ancora adesso lo trovo un disco più complesso, più stratificato, più ricco, meno immediato … non vorrei dire progressive ma sicuramente più complesso! Ci sono meno party catchy e meno “ritornelloni immediati” come quello di “Passerby” o “Orphan Soul” sei d’accordo?
LENA –
Credo che “Ecdysis” anche abbia delle parti “sing-along” e “immediate” come in Postmortem per esempio…aspetta di sentire il pubblico stasera su questo pezzo! (ride nda). È sicuramente un pezzo molto catchy! Però ritengo che tu abbia ragione, credo che questo nuovo disco sia più stratificato e complesso e difatti molti recensori mi hanno detto che ci sono voluti più di un paio di ascolti per assimilarlo, ma per me questo è solo un complimento! Vuol dire che la visione dei musicisti è cambiata ed è un pochino più matura. Ora non fraintendermi, qualche volta la semplicità è la chiave di tutto e riff semplici e musica più immediata, può essere anche migliore. Quindi quando dico “semplice” questa non vuole essere un’accezione negativa, anzi! Noi stessi abbiamo alcuni pezzi dalla struttura più semplice e ci sono band enormi nella storia della musica che si sono basate su questo. Pensa ai Nirvana per esempio…

Certo alla fine la chiave di tutto è l’ispirazione… indipendentemente da quanto sia complesso o semplice il pezzo…
LENA – 
Esatto! Qualche volta arrangiamenti semplici possono essere più efficaci di altra roba ultra tecnica tipo il Math-core. Nessuna offesa a chi fa questo genere ovviamente… penso che sia fantastico quello che fanno! In ogni caso questo album è venuto fuori in maniera naturale, non avevamo un obbiettivo particolare di farlo suonare in un certo modo!

La parola “Ecdysis” vuol dire “Shedding skin” (in italiano perdita di pelle)… questo dal punto di vista musicale? Personale ? o entrambi?
LENA
– “Ecdysis” vuol dire più metamorfosi… hai ragione, ma non è solamente la perdita di pelle ma è un processo che avviene in natura tra le creature viventi. Come se fosse un nuovo stadio della propria vita, come il bozzolo/guscio e la farfalla oppure come le lucertole con la loro nuova coda. Ci sono molti esempi in natura di questo. La ragione per cui abbiamo scelto questa idea era legata a quello che stava succedendo nel mondo e quanto fosse ovvio che il nostro pianete avesse bisogno di qualcosa… qualcosa doveva accadere perché sta morendo, e quando il mondo intero si è fermato e la gente ha smesso di muoversi e inquinare la natura ha preso la sua rivincita. Questi avvenimenti ci hanno ispirato a pensare a queste questioni in maniera approfondita e lavorare su queste idee. Allo stesso tempo stavamo lavorando sulle idee per il video di Postmortem Pt.1 e ho avuto l’idea di questo bozzolo che improvvisamente prende vita e questa idea era totalmente separata da quella dell’album ma in qualche modo le abbiamo fuse assieme. Poi il nostro chitarrista ha proposto il titolo “Ecdysis” e da li è nata la copertina con quel bozzolo su di essa.

Copertina fighissima tra l’altro!
LENA
Grazie!

Tra l’altro durante la pandemia ho vista che ti sei impegnata in una miriade di progetti. Prima di tutto avete scritto il disco “Ecdysis”, poi avevi il tuo canale Youtube “BANANAS”, il tuo Patreon, oltre alcune collaborazioni che hai fatto tipo quella con i Chase The Comet per la cover della canzone delle TATU. Tutto questo per tenere la mente impegnata e non pensare a cosa stava succedendo la fuori? Com’era il tuo stato mentale in quel periodo?
LENA
All’inizio è stato molto difficile per me. Ho passato un anno molto difficile proprio prima della pandemia. Ci sono stati dei cambiamenti importanti nella mia vita personale, non sapevo se sarei rimasta senza casa addirittura, la questione era molto seria…Non sapevo nemmeno se avrei continuato con la musica sinceramente. Insomma è stato un anno molto intenso per me.  Poi è arrivata la pandemia, non ci si poteva più muovere di casa e quello ha dato un’ulteriore “botta” ad una situazione già precaria… i primi sei mesi sono stati molto difficili. Sono dovuta andare da uno psicologo per stare un pochino meglio e non è stato facile… ero completamente sola, solamente con il mio cane…

Luna!
LENA
Esatto Luna! Mi ha letteralmente salvato la vita ! Dopo un po’ proprio grazia al supporto dei fan e il supporto della band ho capito che quello che dovevo fare per sopravvivere in quel periodo era cercare di rimanere impegnata facendo quello che amo. Grazie proprio al supporto su Patreon come hai appena detto tu sono riuscita a costruirmi il mio studio personale nella mia casa con le mie mani. Avevo tanto tempo libero e quindi ci ho messo tutto l’impegno possibile nel capire come funzionavano le cose, guardando video e altro, costruendo il mio studio e alla fine imparando a usare il programma per quanto riguarda quello che concerne la voce perché per il resto è davvero complicato! Ma sono stata molto fortunata per il fatto che gli altri membri della band mi sono stati vicini e mi hanno aiutata a capire come usare il programma e sentirmi a mio agio nel registrarmi da sola. Non è facile perché a quel punto devi essere il critico di te stesso. Quando vai in uno studio di solito c’è il produttore, l’ingegnere del suono che hanno l’ultima parola ma quando sta da solo…. Beh … io avrei cancellato tutto quello che avevo registrato!

Beh certo sicuramente non hai la stessa esperienza di un produttore da quel punto di vista…
LENA
Esatto! E anche se suona bene non hai una seconda opinione su cui contare e io sono molto iper-critica su me stessa in qualsiasi cosa che faccio ad essere onesta! Vorrei perfezionare un’idea il più possibile… ma ho avuto il loro aiuto e finalmente ho imparato a usare questo programma e da li ho potuto prendere parte a tante collaborazioni, registrare le parti vocali di “Ecdysis”, anche se poi queste sono state registrate definitivamente con la band quando finalmente ci siamo potuti vedere.

È stato inoltre molto interessante quello che avete fatto con il documentario “The Devil’s Dozen” (per chi non lo sapesse un documentario sulla storia della band che gli Infected Rain hanno reso disponibile a pagamento per i fan in streaming per otto giorni sul loro sito). Pensate di farlo uscire in DVD un giorno per quelli che non lo hanno potuto vedere?
LENA
Si.

Ottima notizia! Perché ai tempi non riuscì a vederlo …
LENA
Ai tempi lo abbiamo reso un documentario limitato al pubblico per otto giorni perché non sapevamo quale sarebbe stato il responso dei fan. Ma questa domanda continuava ad arrivare nelle interviste continuamente quindi abbiamo deciso di farlo uscire. Probabilmente verso l’inizio della primavera del prossimo anno.

Ci sarà per caso un concerto live allegato ad esso?
LENA
Noi speriamo di sì!  L’obbiettivo sarebbe quello di avere un bel packaging in blu-ray di entrambi: concerto e documentario!

Parlando di uno dei vostri precedenti dischi, io vedo l’album che hai tatuato sulla mano “86” come una specie di modello per il sound degli Infected Rain. Negli album dopo avete continuato ad aggiungere piccoli elementi, ma quel disco per quanto mi riguarda è dove secondo me la band ha trovato veramente il suo sound. Anche dal punto di vista delle tue parti vocali Lena. I primi due album difatti la tua voce suona abbastanza diversa…
LENA
Assolutamente! non ho mai cantato prima di questa band! E ancora adesso sento di stare imparando tutti i giorni. Comunque già con “Embrace Eternity” (il secondo disco della band nda) ma ancora di più come hai detto tu con il successivo “86” mi sono sentita più a mio agio dietro il microfono e questo grazie soprattutto a Melissa Cross la mia vocal coach. L’ho incontrata nel 2013 durante la registrazione del nostro secondo album e allora avevo ancora bisogno di tempo per apprendere…. come ho detto sto ancora imparando… ma insomma un bambino deve imparare a camminare prima di poter correre!

Però ti piace ancora suonare i vecchi pezzi?
LENA
Certo! Anche se spesso apportiamo dei piccoli cambiamenti qua e là ai brani anche perché adesso a livello strumentale i due chitarristi suonano con una sette corde…

Nei vostri album avete questa forte componete Nu Metal con gli “scratch” e le parti elettroniche, eppure la vostra e una band a cinque elementi…
LENA
Sì! Eravamo sei però originariamente. Avevamo anche un DJ e infatti lo potrai vedere nel primo video musicale fatto dalla band, “Judgmental Trap”. Poi lui ha smesso di fare musica e si è spostato in un altro paese e da allora siamo rimasti in cinque.

E quindi ora chi si occupa di quelle parti… per esempio quelle elettroniche?
LENA
Beh la musica degli Infected Rain è composta principalmente dai due chitarristi e dal batterista.  Alcuni scrivono di più, altri meno. Qualche volta capita che uno di loro se ne viene fuori con un brano intero e poi lo perfezionano insieme. È sempre diverso, non c’è una regola fissa anche se per la verità il compositore principale della band è ancora oggi Vidick, il fondatore della band.

Tra l’altro i suoi riff sono fantastici. Uno degli elementi più ispirati della band…
LENA
Se devo essere totalmente onesta con te credo che entrambi i miei chitarristi si completino a vicenda in maniera fantastica. E spero che sarà così per sempre!

Da quello che sento sembra che siete stati molto influenzati dal Nu-Metal giusto?
LENA
Non posso dire che siamo stati influenzati da una cosa soltanto. Ovviamente siamo stati ragazzini quando il Nu Metal era un genere che dominava le classifiche…

Prima cassetta che hai comprato “Iowa” degli Slipknot, ricordo bene?
LENA
Sì, “Iowa” e “Roots” dei Sepultura  ma allora non sapevo proprio cosa stavo comprando…

Immagino che hai visto la copertina e hai pensato … figo!
LENA
Già! Non ero ancora abbastanza esperta in fatto di musica per capire cosa stavo comprando allora…. Sono cresciuta abbastanza povera, avevo una piccola radio che prendeva un paio di stazioni che passavano metal … e finiva lì! Vivevo in Moldavia e non in America dove le radio sono fighe e ci puoi ascoltare un sacco di musica alternativa. Quindi alla fine i miei gusti me li sono formati grazie ai miei amici che mii passavano le cassettine poi una volta racimolato un po’ di soldi sono andata a comprare quei due album che abbiamo menzionato. E da li ne volevo sapere sempre di più..

E il tuo primo concerto se non sbaglio sono stati i Korn giusto?
LENA
In realtà quello era un festival a Bologna quando all’epoca mi spostai in Italia con la mia famiglia, chiamato Flippout Festival e i Korn erano la band che faceva da headliner, ma ci stavano un sacco di altri gruppi prima di loro nel bill… quindi insomma tornando alla tua domanda, durante il periodo dell’adolescenza il Nu Metal era un genere molto grosso e mi piaceva un sacco e mi piace molto anche ora. Ma non ho mai ascoltato solo quello e anche oggi ascolto un sacco di musica diversa. Quindi è difficile individuare un’influenza principale nella musica degli Infected Rain.

Penso che ti sentirai molto fiera del fatto che siete l’unica band Moldava ad avercela fatta ad arrivare ad un certo livello…
LENA
Ci sono altre grosse band che vengono dal nostro paese ma non dal Metal. Per quanto riguarda il metal siamo stati la prima band Moldava ad aver firmato un contratto discografico…

E tu sei una persona a cui piace rimanere con la testa nel passato per godere di quello che siete riusciti ad ottenere oppure sei una delle di quelle persone che guarda sempre al futuro verso la prossima meta?
LENA
Nessuna delle due sono una persona a cui piace vivere nel presente, ovviamente ricordando il passato e cercando di migliorare e accettare gli sbagli compiuti. Mi piace pianificare un pochino il futuro ma non mi piace soffermarmi su di esso troppo perché purtroppo più vado avanti più capisco che la vita è troppo breve e dobbiamo sfruttarla al massimo oggi finché possiamo. Anche perché se oggi non ci godiamo il presente come potremmo ricordarlo nel futuro? Per esempio per quanto riguarda lo show di Wacken se mi chiederai di ricordarmelo a cinquant’anni da oggi nel futuro ti direi che me lo ricorderei benissimo come se fosse stato ieri, proprio perché oggi cerco di viverlo al massimo di quello che posso, e di godermi il momento nonostante le difficoltà con gli spostamenti, magari le condizioni meteo avverse… e non sto parlando solo di Wacken ma di qualsiasi concerto che sia indoor o ad un festival.

Ok! L’ultima domanda è la seguente e ovviamente è presentata in maniera molto ipotetica: se un giorno doveste diventare i nuovi Slipknot, lo spero per voi, riusciresti come persona a reggere quel tipo di pressione e avere così poca privacy?
LENA
Cerco di non pensarci troppo sinceramente. Perché avere già tutto questo tipo di attenzione dalle persone, dai media… qualche volta non ha un buon impatto su di me…

In effetti è già di un qualcosa di abbastanza rilevante…
LENA
Diciamo che sicuramente c’è. Quindi qualche volta vai a fare la spesa e le persone non ti danno privacy o il tuo spazio e questo non è sempre semplice. O viceversa, qualche volta le persone sono così contente di vederti che è fantastico e io personalmente cerco di dare attenzione a tutti, indipendentemente dal  luogo in cui mi incontrano e mi riconoscono…succede negli aeroporti, in qualsiasi paese del mondo. Può succedere ovunque. Qualche volta però devo ammettere che diventa abbastanza pesante soprattutto per il tipo di persona che sono io che non ama stare sotto i riflettori tutto il tempo. È al contrario molto importante per me avere il miei spazi e sono sicuro che questo vale per tutti… ma per il mio equilibrio mentale e per riuscire a scrivere e a comporre ho bisogno di calma e isolamento, quindi qualche volta decido di non uscire di casa per quel motivo. Quindi la tua è una domanda difficile. La fama di cui parli ha i suoi lati positivi e anche quelli negativi…  ci sono persone che vivono per stare sotto i riflettori ma questa persona di certo non sono io e non voglio nemmeno imparare ad essere così sinceramente …In ogni caso tutti i lavori hanno i suoi lati positivi e negativi. Pensa ai medici.. fanno un lavoro così nobile e importante eppure deve essere emotivamente non facile alcune volte, ma allo stesso tempo bellissimo e gratificante quando riesci a fare qualcosa di buono per gli altri. Dico questo perché mia mamma è un’ infermiera … personalmente quindi accetto quello che ho e cerco di essere la persona più gentile e positiva possibile con tutti… ma viene con quello che faccio che riceverai un sacco di amore e un sacco di haters. Online e anche di persona.

Grazie mille Lena!


Lena Scissorhands – Infected Rain