CRYPTA: Il suono della perseveranza

CRYPTA: INTERVISTA ESCLUSIVA ALLA BAND •

Durante l’ultima edizione del Wacken Open Air ho avuto il piacere di intervistare le Crypta, nuovo progetto death metal di Fernanda Lira e Luana Dametto (entrambe ex- Nervosa).

Ciao ragazze! Prima di tutto volevo sapere… immagino sia la prima volta per tutte voi al Wacken giusto?
FERNANDA – 
Esatto!

Come è andato lo show?
FERNANDA
È stato incredibilmente fantastico! Ovviamente avevamo delle aspettative già molto elevate perché è il sogno di ogni musicista metal quello di suonare al Wacken, quindi eravamo super eccitate a riguardo e siamo contentissime che lo show sia andato così bene! Abbiamo ricevuto un feedback pazzesco sia dal festival che dai fan, ma la cosa che ci ha fatto più piacere è stata che nonostante avessimo suonano piuttosto presto (alle 12.30 nda) e non in condizioni meteo ottimali sono venute a vederci un sacco di persone! Rain or shine ! come si direbbe qui!

Insomma potete mettere un grosso “Check” in un’altra voce tra la lista dei desideri di ogni metallaro…
FERNANDA – 
Oh assolutamente! E questo è il “check” forse più grande di tutti!

Ok, parliamo quindi di “Echoes Of The Soul” il vostro primo album uscito l’anno scorso. Ai tempi quando lo ascoltai ricordo rimasi impresso da quanto tecnico e virtuoso fosse, ed in un certo senso sembra piuttosto influenzato dai Death.  È un’impressione solo mia? Chi ha portato quel lato musicale nella vostra proposta?
FERNANDA –
Beh nella nostra band non c’è un compositore principale, scriviamo tutte.  Quindi quando ascolti un nostro pezzo c’è letteralmente l’influenza di tutte e quattro, una specie di calderone di tutte le nostre influenze musicali… naturalmente ci sono i Death, io e Tainà siamo delle grandi fan… ci sono le influenze di Luana e naturalmente anche quelle di Sonia (ex- chitarrista della band sostituita pochi mesi fa da Jéssica di Falchi che abbiamo qui davanti a noi nda). È death metal, ma un death metal dallo spettro molto largo che riflette tutte le nostre influenze.

Quando avete iniziato tu e Luana a pensare a questo progetto Crypta, quanto l’idea che avevate in mente a livello musicale era diversa dal risultato che poi è venuto fuori grazie all’influenza anche delle altre?
FERNANDA – 
Beh su proprio su questa cosa abbiamo delle cose interessanti da dire…
LUANA – La verità era che volevamo essere un gruppo “Old School” Death metal perché abbiamo questa passione in comune un po’ tutte quante…ma poi appena abbiamo iniziato a scrivere musica insieme abbiamo notato che stavamo andando in direzioni abbastanza diverse all’interno del death metal… Anche se ci piace molto l’old school death metal abbiamo capito che abbiamo tante altre influenze che volevamo introdurre nella nostra musica . Quindi invece di impegnarci nel cercare di rimanere a tutti i costi all’interno di uno specifico filone abbiamo deciso che sarebbe stato molto più interessante per noi cercare di esplorare maggiormente il nostro sound e allo stesso tempo spingerci a suonare cose che magari non avevamo mai suonato prima e che potevano suonare inaspettate, in un certo senso. Alla fine siamo rimaste soddisfatte del risultato.

E sai, per una persona come me che magari non è super appassionata del filone death metal in senso più stretto o comunque  dell’ “old school” death metal, ma al contrario è un grande fan del progressive metal o del progressive death metal, quello che fate è molto interessante! Tutto quel lato tecnico che avete è molto intrigante!
FERNANDA
– Beh ci fa molto piacere sentirti dire questo!

Parliamo del nuovo singolo “I Resign” uscito qualche mese fa. È un qualcosa di totalmente a se stante o è un preludio per un nuovo album?
FERNANDA
Questo pezzo è stato scritto durante la fase di scrittura di “Echoes Of The Soul” quindi non è qualcosa di strettamente nuovo a livello compositivo.. lei è la principale compositrice di “I Resign” (Fernanda indica con il dito Tainà nda) e quindi penso che sarà più che contenta di spiegartelo…
TAINA La questione è che quando entrai nella band, leggermente dopo la formazione delle Crypta,  la maggior parte del materiale dell’album era già stato scritto. Questo fu quindi un pezzo che scrissi quando l’album era già stato completato. All’inizio pensavamo di farlo uscire come una sorta di “bonus track”, ma poi l’abbiamo rilasciata più o meno sei mesi dopo l’uscita del disco come una sorta di singolo a se stante… questo pezzo credo proprio che rappresenti l’anello di congiunzione tra le Crypta di “Echoes Of The Soul” e quelle del prossimo disco in studio che vedrà ovviamente anche la mia partecipazione nella composizione.

Jessica, tu sei entrata da poco nella band al posto di Sonia… sei  contenta di poter partecipare alla composizione del prossimo album?
(Fernanda Lira risponde per lei nda)
FERNANDA
In realtà Jessica è stata ingaggiata solo per questo tour quando Sonia ci ha lasciati… per il futuro non sappiamo ancora!

OK capito! Fernanda volevo farti una domanda sui testi dato che nelle Nervosa avevano un approccio più politico/sociale, mentre questi delle Crypta sembrano più psicologici… è stato un cambiamento pensato già in origine? O ti sei trovata a scrivere dei testi così?
FERNANDA
La prima. È molto interessante che tu mi abbia chiesto questo perché la questione testi è stato un aspetto su cui ho lavorato molto attentamente… non è stato facilissimo cambiare perché a me veniva molto naturale nelle Nervosa parlare di aspetti politici e sociali, perché io stessa sono molto socialmente attiva nel mio paese quindi era in qualche modo uno sfogo parlare di quelle tematiche. È molto più semplice inoltre scrivere testi di un certo tipo nel Thrash Metal… ovviamente non che nel death metal non si possa fare … ma allo stesso tempo vedevo questo nuovo progetto come un libro dalle pagine bianche su cui potessi scrivere qualsiasi cosa volessi… quindi la domanda che mi sono fatta è stata come potessi combinare delle tematiche abbastanza cupe e opprimenti da sposarsi bene col death metal  ma per cui io senta una vera e propria connessione… sai non mi sentirei a mio agio nel parlare di roba gore o di demoni e quant’altro, perché non sono cose a cui sono abituata o verso cui sento una connessione emotiva. Quindi ho pensato di scrivere su delle tematiche a cui le persone si possano sentire collegate… noi tutti passiamo dei momenti bui nella vita, noi tutti abbiamo i nostri demoni interiori su cui dobbiamo lavorare… inoltre adoro la psicologia, quindi ho pensato perché non parlare di tutte queste vicissitudini interiori che stavo passando e non esprimerle attraverso un testo? In questo modo anche molte persone credo si possano identificare con esse. Naturalmente mentre ero nel processo di scrivere questi testi ho sentito la mancanza un pochino dei soliti testi più politici e sociali, ed ecco perché alla fine compaiono ugualmente in alcuni brani tipo “Starvation”, “Bloodstained Heritage” o anche in “I Resign” che parla di una sindrome solitamente collegata ai rifugiati. Quindi la vena politica è ancora presente ma in una veste più sofisticata e poetica. Insomma l’album tratta di tematiche oscure ma che penso tutti abbiamo vissuto … e credo che alla fine abbiano funzionato!

Assolutamente! È probabilmente ne svilupperai altre per il prossimo disco…
FERNANDA
È già tutto qui dentro! (facendo segno verso il capo nda)

Avete una sorta di piano per quanto riguarda un possibile nuovo disco
FERNANDA
Ok ti dirò questo: stiamo finendo di scrivere il nuovo album. La maggior parte è stato già fatta,  almeno la struttura primaria… Quindi adesso torneremo a casa e tra un concerto e l’altro lo finiremo completamente. Dobbiamo ancora aggiungere gli assoli ai brani, testi e melodie vocali, ma la struttura base dei pezzi c’è già. Quindi insomma entreremo presto in studio e tutto quello che posso dire è che uscirà sicuramente il prossimo anno… e anche che ne siamo molto fiere!

Ottima news! Invece volevo chiedervi qualcosa per quanto riguarda i video musicali. Ne avete alcuni e sono molto ben fatti.  Tu credo molto nell’aspetto del videoclip, youtube ecc…in quest’era moderna come mezzo di promozione? E vi diverte filmarli?
LUANA
Sì assolutamente ! credo che al giorno d’oggi i videoclip siano il fattore che colleghino di più i fan alle band. Vedi il viso degli artisti, intuisci qualcosa della loro personalità…ed è anche un ottimo modo per esprimere i concetti che vogliamo far passare nei brani e il mood… quindi credo che i videoclip siano stati importanti per farci conoscere, per far conoscere il nostro aspetto e il simbolismo che vogliamo utilizzare per promuovere la nostra musica.
FERNANDA Invece per quanto riguarda il fattore “divertimento” nel filmarli ti posso dire che personalmente è una cosa che non mi piace per nulla fare. Ne mi piace quando devo scattare foto promozionali. È un processo molto faticoso…

Immagino che sia un’esperienza che richiede spesso le giornate intere …
FERNANDA
Esatto! E devi mettere la stessa energia in ogni scatto o ripresa. Quindi per essere totalmente onesta non è un’esperienza che mi piace molto solitamente ma con “From The Ashes” (primo videoclip della band uscito per promuovere l’album nda) è stata tutta un’altra cosa e l’ho apprezzato molto. Abbiamo registrato il video con il fuoco, noi dentro una bara… era tutto molto horrorifico… Insomma non eravamo soltanto noi che suonavamo ma ci tante nuove situazioni che sono state molto divertenti da filmare e molto diverse tra loro . Insomma una boccata d’aria fresca rispetto ai video che solitamente abbiamo girato in passato.

Beh speriamo che anche i prossimi siano altrettanto divertenti!
FERNANDA
Oh lo spero! Abbiamo già un sacco di idee… vedremo se riusciremo a tramutarle in qualcosa di concreto sotto forma di un videoclip.

Quando tu e Luana avete iniziato con le Nervosa il mercato era abbastanza diverso da oggi. Se non sbaglio le Nervosa si sono formate intorno al 2009 giusto?
FERNANDA
Sì, più o meno… il progetto Nervosa è stato concepito da Prika nel 2010 e io sono entrata qualche mese dopo nel 2011…

Già… all’epoca tutta la questione streaming, youtube ecc.. non era così importante come oggi. Pensi che internet in generale abbia dato o abbia preso di più dalle band?
FERNANDA
Credo che nel complesso abbia dato di più. Spesso la gente critica molto Spotify e altro perché in effetti ha avuto un grosso impatto sul mercato musicale a livello di vendite. Ma cosa ci vogliamo fare i tempi cambiano e i mezzi cambiano è inevitabile…dobbiamo solo cercare di adattarci più velocemente possibile a questi nuovi sistemi, il prima ci adattiamo e il prima il mercato si potrà riorganizzare in maniera efficace. Io essendo più di questa generazione rispetto alla generazione dei vinili capisco l’importanza dello streaming nel poter distribuire la tua musica velocemente e a più persone possibili. Penso che la cosa importante come artista è il fatto che il frutto del tuo lavoro venga ascoltato da più persone possibili attorno al globo. Quindi oggi possiamo rilasciare un disco e qualcuno in Indonesia lo potrà ascoltare senza problemi proprio grazie allo streaming…

Vero! Forse è anche più meritocratico in un certo senso . Ora tutti possono distribuire facilmente la propria musica magari senza passare necessariamente per un contratto discografico e una volta fuori la gente potrà capire quali band siano veramente meritevoli di essere seguite…
FERNANDA
Sì poi ci stanno una miriade di fattori che ti aiutano… la fortuna è una di queste… anche il contratto discografico aiuta. Però in generale riesci a distribuire subito e senza barriere la tua musica e quello è un vantaggio.

Ultimissima domanda… voi venite da paesi diversi giusto?
FERNANDA
In realtà adesso siamo tutte brasiliane. Avevamo una chitarrista che era olandese ma adesso siamo tutte dallo stesso paese.

Ok! E pensate che il fatto che provenite da un paese in cui emergere non è per nulla facile vi abbia in qualche modo forgiate in quello che siete ora ? o almeno vi abbia reso più forti e differenti rispetto alle miriadi di band provenienti dal nord America e dall’Europa?
LUANA
Credo che sia davvero molto più difficile per noi rispetto agli altri rinunciare alle opportunità che ci vengono concesse dato che siamo cresciute in un paese che di opportunità ce ne ha date ben poche. Siamo molto distaccate dalla scena principale che è focalizzata tutta in Europa e in Nord America e qui ci sono così tante band e possibilità che noi non abbiamo mai avuto. Quindi insomma, già il fatto che siamo in Europa in un tour del genere per noi è tanta roba! Quindi sì certamente il nostro paese ci ha reso più forti, perché non siamo mai state abituate ad avere tutto comodamente ma abbiamo dovuto lottare per ogni piccolo successo. E quando questi successi arrivano beh… ce li teniamo stretti!
FERNANDA Poi ci sono tante persone dall’Europa o dagli stati uniti che ci dicono spesso:” voi avete quel qualcosa che altre band non hanno, quella vena brasiliana”. Spesso ci chiedono perché le band brasiliane suonano così aggressive e hanno un sound così particolare e questo ha a che fare con quello che dicevi tu ed è praticamente il risultato di tutte le difficoltà che abbiamo incontrato per arrivare ad un certo livello.

Ok grazie ragazze è stato un piacere!


Crypta band